La solitudine

A me personalmente, dati i miei trascorsi cristiani, hanno insegnato che una persona non è mai sola.

Purtroppo però la solitudine è una realtà, avviene che per diversi motivi una persona può sentirsi sola o perché è stata abbandonata dalle persone più care, o perché è sola ad affrontare le situazioni in cui si trova. Ci si può sentire soli anche per una mancanza di affetto o di un vero amico.

Penso che il dialogo sia una buona arma per vincere la solitudine…ci aggiungerei anche la fede.

Alla fine ci si può sentire soli anche in mezzo a 20-30 persona.

Perché questo? Perché l’essere umano pensa alle proprie situazioni nel suo intimo più profondo e così che i suoi problemi appaiono insormontabili.

Nella mia esperienza quando mi sono sentito sommergere da tante situazioni la preghiera mi ha aiutato molto, insieme alla visita e da qualche battuta di un amico vero.

Succede poi, per noi che siamolo malati psichiatrici, che talvolta ci sentiamo giudicati o messi da parte dalle persone normali, ma noi abbiamo bisogno di socializzare. Una persona come noi, nella nostra stessa situazione, ha bisogno sempre di sentirsi amata.

Dove non arriva l’amore umano, penso sempre che Dio compensi questa mancanza…è questo che spesso mi ha permesso di ironizzare sulla mia situazione.

Ci sono poi persone malate diversamente, in senso fisico intendo. Cosa dovrebbero dire? a chi manca una mano, a chi un arto, a chi è invalido?

Secondo me la solitudine si può classificare come una malattia psichica che tocca anche alle persone sane. I rimedi possono essere tanti, certo trovarsi un hobby o un interesse, leggere un libro, possono aiutare, ma alla fine per uscirne ci serve solo riconoscimento e vicinanza.

Sauro Nicolini

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